Coronavirus: i cibi che aiutano le difese immunitarie

educazione alimentare

Anche “la tavola” può fare la sua parte. In questa situazione di emergenza da Coronavirus, dove si è costretti a rimanere a casa, la tentazione potrebbe essere quella di farsi consolare da qualche dolce in più o qualche pietanza più grassa ed elaborata. Ma attenzione: continuare ad avere una sana alimentazione è importante non solo per mantenersi in forma ma anche perché alcuni cibi, e alcune preparazioni, possono essere veri e propri alleati per il nostro sistema immunitario che mai come in questo momento ha bisogno di essere forte. A dare qualche prezioso consiglio è Giacinto Miggiano, direttore del Centro di Nutrizione umana della Università Cattolica e direttore dell’Uoc di Nutrizione Clinica del Policlinico Gemelli di Roma.

“In questo periodo di emergenza  da Coronavirus – ha spiegato alla Dire – è importante prestare attenzione a due cose soprattutto: la prima l’aspetto della sicurezza igienica degli alimenti, delle superfici di preparazione e secondo privilegiare le cotture. Gli alimenti  crudi sicuramente sono più a rischio di quelli cotti. Ma frutta e verdura non devono mancare perché, se opportunamente lavati,  apportano tanti minerali importanti. Piuttosto bisogna fare attenzione alla catena di controllo di carne e pesce”.

E’ sempre buona norma poi, “cucinare i cibi a 70 gradi affinché ogni eventuale carica virale possa essere eliminata. Un secondo aspetto da considerare – prosegue Miggiano – è aumentare le difese immunitarie del nostro organismo, perciò va evitato il digiuno. Quando digiuniamo o non mangiamo a sufficienza il nostro organismo ne risente. L’alimentazione allora deve contemplare alimenti non solo sicuri ma ricchi di  minerali e vitamine per rendere più forte il sistema immunitario. Lo schema alimentare – precisa l’esperto – deve essere suddiviso tra pesce, carne e uova, oltre le consuete  porzioni come detto di frutta e verdura. Questo consentirà all’organismo di fare una scorta di minerali quali il rame, lo  zinco, il selenio e tutto il complesso di vitamine B, B1, B6 e di  vitamina D. Se con la sola alimentazione non si riescono ad  introdurre le quantità di vitamine necessarie gli integratori  possono venirci in aiuto, ma sotto il controllo medico”. Bene “frullati, centrifugati di frutta e verdura e spremute. Come snack porzioni di frutta secca tipo noci e noccioline ricche di zinco e rame che aiutano a rafforzare il sistema immunitario”.

In generale “la nostra dieta mediterranea è sempre un buon modello da seguire – prosegue Miggiano – perché riassume ciò di cui il corpo ha bisogno. Non mancano infatti nella piramide  alimentare l’uso di cereali, carne, pesce, frutta e verdura. Anche qualora ci si senta debilitati è importante continuare a mangiare e a idratarsi seppur con alimenti leggeri. Se queste regole generali – conclude Miggiano – vanno bene sia  per l’uomo che per la donna, un discorso a parte meritano gli  anziani notoriamente più fragili. La preparazione è più liquida visto che possono sussistere problemi di masticazione e  deglutizioni”.

“L’indicazione rimane quella generale: non digiunare, mangiare sempre frutta e verdura cruda e ben lavata ma  nel loro caso centrifugata, meglio se mescolata al latte in modo  da ingerire in una soluzione anche le proteine. Spetta anche ai  familiari e ai cargiver il compito di monitorare l’anziano  fragile affinché non manchino nella sua dieta quotidiana questi  elementi. Ultimo consiglio è bere acqua, soprattutto in presenza dell’innalzamento della temperatura basale, ma sono molto gustosi gli infusi di malva e camomilla”.

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