Antibiotico-resistenza, Ue-Oms: “In Europa 37mila morti l’anno. Se non la fermiamo sarà prossima catastrofe sanitaria globale”


Roma, 18 nov. – Una bomba ad orologeria da disinnescare prima possibile. Il fenomeno dell’antibiotico resistenza (Amr), che rende i batteri insensibili a questi farmaci, quindi praticamente invincibili, è ormai in cima alla lista delle criticità delle nazioni di tutto il mondo. Pensiamo che le stime del 2018, solo in Europa, registravano 4 milioni di infezioni da germi antibiotico-resistenti con 37mila decessi e una spesa stimata dal Who che ammonta, tra costi sanitari e non, a circa 1,5 miliardi di euro l’anno.

E le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee: nell’Unione europea il numero di pazienti infettati da batteri resistenti è in aumento. L’uso prudente degli antibiotici puo’ contribuire a fermare l’insorgenza dei batteri resistenti e ad aiutare a mantenere l’efficacia degli antibiotici perche’ possano essere utilizzati dalle generazioni future dalla resistenza agli antibiotici e sull’importanza di un loro uso prudente.

Per questo oggi si celebra la giornata la “Giornata europea degli antibiotici” (European Antibiotic Awareness Day – Eaad) che apre la settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica promossa dall’Oms con iniziative fino al 24 novembre. Il costo dell’Amr ricorda l’Oms e’ molto elevato: oltre ai decessi e disabilità, causa ospedalizzazioni prolungate, uso di farmaci più costosi e possibili problemi finanziari nelle persone affette. Senza antimicrobici efficaci, il successo della medicina moderna potrebbe essere a rischio, ad esempio per interventi chirurgici gravi o per il trattamento chemioterapico di tumori.